vino d'Alema

Vini dei VIP – Massimo D\’Alema

\"vinoChi scrive conosce bene la regione Umbria, per averla girata in lungo e in largo, essendo stato in vacanza sia nel perugino che nel ternano, in due agriturismi differenti, uno vicino al lago Trasimeno e l’altro vicino al lago di Corbara, nell’Orvietano, un lago artificiale nato dallo sbarramento del fiume Tevere, poco distante dal ristorante del grande chef Gianfranco Vissani.
L’Umbria è considerata il polmone verde d’Italia, ma i suoi paesaggi non sono omogenei nelle due province, mentre nella provincia di Perugia essi sono più dolci, più rotondi, che ispirano un senso materno, la natura che ci presenta la zona del Ternano è più aspra e selvaggia rispetto a quella che si trova nella provincia di Perugia.
Tutto questo per introdurre l’argomento di cui parliamo oggi, cioè dell’azienda vinicola dell’on. Massimo D’Alema, che si trova nel sud dell’Umbria, fra Narni e Otricoli, nel Ternano, versante Orvietano. L’azienda vinicola dell’on. D’ Alema si chiama La Madeleine, è intestata ai suoi figli ma è gestita dall’on. in persona e da sua moglie Linda. Essa si estende per sette ettari, si tratta di una terra calcarea e argillosa, situata a 300 mt di altezza, in cui sono stati impiantati vitigni di cabernet francese e di pinot nero. Massimo D’Alema, è arrivato in questo spicchio dell’Umbria esattamente 6 anni fa, dove suo padre possedeva da queste parti un casale, come del resto molti esponenti dell’ex Pci e del sindacato come Luciano Lama, che era proprietario di un casale nella località di Amelia, un paese vicino a Narni, di cui è stato anche sindaco, prima della sua scomparsa.

L’azienda vinicola dell’on. Massimo D’ Alema produce 4 vini, per un totale di 45.000 bottiglie. Il primo vino di cui parliamo si chiama Sfide, un nome sicuramente influenzato dalla sua attività di politico, costa 9,50 euro, poi viene il Nerosè, che costa 17,50 euro, il Narnot, nome ottenuto dalla crasi fra Narni e Otricoli, un cabernet francese dal costo di 29.00 euro a bottiglia e per ultimo viene il Pinot Nero, dal costo di euro 33.50. I vini prodotti da Massimo D’Alema si possono acquistare on line tramite il sito aziendale, con un ordine minimo che parte da 250 euro in su.
Massimo D’Alema non ha fatto la scelta, facendo il produttore di vino in una terra come l’Umbria, di puntare su vini autoctoni come il Sagrantino, ma per essere coerente nella sua passione per i vitigni francesi, ha voluto trapiantare un pezzo di Francia nel cuore dell’Italia centrale, nella fattispecie in Umbria, sperimentando vitigni nuovi per le terre umbre. Secondo il nostro, si tratta di una scelta controcorrente rispetto al vino “convenzionale “, nella fattispecie quelli prodotti nell’Umbria, che pagherà in termini di immagine riferiti alla zona di produzione e di vendita del prodotto negli anni a seguire.
D’Alema si avvale della collaborazione del famoso enologo Riccardo Cotarella, il big dell’enologia italiana che assiste, diciamo così anche Bruno Vespa, Gianna Nannini e la famiglia Moratti, in qualità di produttori di vino. Anche i vini che “ escono “ dalle vigne di San Patrignano “ nascono “ con la supervisione di Riccardo Cotarella.
Nei vini che l’azienda di D’Alema produce, manca il vino bianco, questo perché l\’onorevole ha una certa idiosincrasia per il vino bianco, che non considera un vino, ma una semplice bevanda. A D’Alema verrebbe da porre La seguente domanda: e i vini bianchi della Puglia e del Trentino Alto Adige dove li mettiamo?

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