Vini dei VIP – Alberto Malesani
I “mister“ del calcio hanno sempre avuto una particolare propensione e passione per i vini, l’esempio più significativo è stato di Nils Liedholm, detto il “ barone”, vincitore di due scudetti da allenatore con il Milan e la Roma. Produceva “Grignolino“, nella sua tenuta di Cuccaro, denominata Villa Boemia, nel Monferrato, in provincia di Alessandria. Nel 2015, però l’azienda è stata venduta da suo figlio Carlo a un gruppo-italo cinese, che cercherà di piazzare il vino della famiglia Liedholm sull’immenso mercato cinese. La previsione è che si tratti di un mercato dove la vendita è sicura, considerato il numero degli abitanti della Cina e la loro propensione al consumo. Il piano industriale dei Cinesi prevedeva un aumento della produzione a Cuccaro, per poi vendere il vino in Cina. La vendita dell’azienda di Liedholm, è stata seguita dall’amministrazione comunale di Cuccaro e dalla Confagricoltura locale, associazione alla quale Liedholm era iscritto e aderiva. Quando si dice la concertazione fra pubblico e privato sul territorio, per non far disperdere un patrimonio comune che appartiene a un’intera comunità.
Su questa scia si sta muovendo mister Alberto Malesani, veronese purosangue, ex allenatore di Chievo, Verona, Parma, con cui ha vinto la coppa Uefa, Fiorentina, Siena, Palermo, Modena, Empoli, Bologna, Genoa e Panathinaikos.
Alberto Malesani è, diciamo così, \”il deux ex machina\” dell’azienda vinicola Giuva, nome ricavato da un’acronimo del nome delle sue due figlie Giulia e Valentina, alle quali la stessa è intestata. La sua azienda si trova a Trezzolano, nel veronese, nell’alta valle Squaranto, che fa parte del comprensorio del Valpolicella, una vallata caratterizzata da terreni collinari, calcarei e ventilati, fra le nebbie delle colline veronesi.
La famiglia Malesani ha scelto di abbracciare, per la produzione del suo vino, la causa del biologico, ottenendo la certificazione Icea, e sta seguendo regolarmente i dettami previsti dal disciplinare di legge e dalle regole dettate da un comportamento che fa riferimento all’etica.
Albero Malesani produce quattro tipi di vino, denominati Valpo, Rientro, un nome forse condizionato dalla sua professione di allenatore spesso esonerato, Amarone, uno dei vini italiani che tiene alto il made in Italy nel mondo e il Recioto. Come tutti i vip che producono vino, come abbiamo visto con D’Alema e Bruno Vespa, che si servono delle prestazioni dei fratelli Cotarella, anche Alberto Malesani ha il suo personale winemaker, che corrisponde al nome di Lorenzo Caramazza, che in questo caso specifico per quanto riguarda il vino, assume la funzione del “mister del mister “, scusate il gioco di parole.
A differenza di D’Alema, che coltiva vitigni di origine francese nel cuore dell’Umbria, Malesani tiene nelle sue vigne vitigni autoctoni che producono vini tipici delle colline veronesi, come il Valpolicella, l’Amarone e il Recioto. La passione per il vino di Malesani parte da lontano, da quando comprò dei campi, grazie ai suoi proventi di allenatore, vicino a dove era nato per adibirli a vigneti. Non ha l’ambizione stando alle sue dichiarazioni, di diventare un grande produttore di vino, ma di fare del buon vino sì. Ha imboccato la strada giusta, conoscendo il tipo, ci riuscirà senz’altro.
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