La vite e il vino nel Riminese
Rimini? Non è solo turismo balneare, ma anche agricoltura di nicchia e di qualità. Nel 1994 è uscito un libro, più che mai attuale, perché ha tracciato un solco, descritto una tendenza che si sarebbe poi consolidata negli anni a venire, dal titolo “La vite e il vino nel Riminese “, scritto da Oreste Delucca, noto storico e ricercatore riminese.
Il volume venne realizzato a suo tempo dalla regione Emilia-Romagna e dal Circondario di Rimini, che non era ancora diventato la provincia di Rimini a tutti gli effetti. Nella provincia di Rimini, la diffusione della coltura della vite è altissima, anche se la mettiamo a confronto con le medie regionali. Quasi 7 aziende agricole su 10 hanno una superficie coltivata a vigneto e di conseguenza contribuiscono, in modo diretto o attraverso il conferimento del loro prodotto alle Cantine Sociali e Cooperative, alla produzione dei vini locali. L’ obiettivo che si pose a suo tempo il Circondario di Rimini, editando il libro di Delucca, fu quello di riqualificare, anche attraverso una pubblicazione specifica come questa tutto l’intero settore vitivinicolo, allo scopo di promuovere e valorizzare i vini del territorio riminese.
La produzione vitivinicola nel territorio che fa capo alla provincia di Rimini, ha un cuore diciamo così, antico, risalendo alle radici storiche della produzione vitivinicola locale, si è tentato di ricercare in un passato di grande rilievo le ragioni di una sviluppo futuro che ha come perno il miglioramento qualitativo delle produzioni.
Rimini, vista come un territorio da sempre vocato alla vitivinicoltura, dunque. Il libro di Oreste Delucca, ricercatore e storico di razza, si inserisce a pieno titolo in questo contesto storico. L’ indagine storica contenuta nel volume, racconta abitudini di vita e tecniche di produzione delle popolazioni rurali del medioevo fino al giorno d’oggi, come in una sorta di continuità fra passato, presente e futuro, perché senza il passato, che porta a riscoprire le proprie radici, non è possibile costruire un futuro di qualsivoglia natura.
L’obiettivo comunque che si pone il libro di Delucca è molto più ambizioso ed è quello di trovare, anche attraverso il vino, il nesso storico ed economico far costa e entroterra, che è stato interrotto per troppo tempo, soprattutto a causa dell’impetuosa crescita del turismo balneare.
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